Gli istogrammi di volume indicano quanto volume viene trattato ad ogni singolo livello di prezzo.
All'inizio della sessione di Borsa, questo chart inizia sempre con una serie di prezzi con volumi
più o meno simili, poi progressivamente il mercato inizia a stazionare con maggiore frequenza su
alcuni prezzi, e quindi la riga dei volumi si
incrementa in corrispondenza di questi prezzi.
Questa riga di volumi tende a diventare un punto di riferimento nel giro di poche decine di minuti.
La linea dei prezzi con il massimo volume viene detta Punto di Controllo
(Point of Control, PoC, terminologia presa a prestito dal Market Profile) e rappresenta un livello
fondamentale: il PoC indica, in modo molto semplice e intuitivo e assolutamente incontrovertibile,
il livello che il mercato considera "fair" per lavorare : il livello di equilibrio.
Questo punto così importante resta paradossalmente nascosto nei normali chart a barre : in un bar chart risulta
piuttosto difficile, se non ad un occhio molto attento, individuare questo livello, mentre restano
molto chiaramente visibili i massimi e i minimi.
L' IPV (istogramma prezzo volume) è un indicatore anticipatore : infatti
indica immediatamente a quale livello di prezzo è probabile che il mercato muti andamento.
Osservando un IPV, si nota subito il livello del PoC e si notano anche delle zone con pochissimi volumi.
Anche queste zone, dette Zone di Minimo Volume (ZMV) sono molto importanti e nel seguito impareremo a
sfruttarle.
Il PoC agisce sui prezzi come un magnete : essendo la fascia centrale del range trading, i prezzi sentono
la sua attrazione e vi gravitano intorno.
Le ZMV rappresentano invece delle zone in cui il mercato non si è fermato ma è stato proiettato
velocmente verso nuovi livelli : si vedono abbastanza chiaramente sui charts a barre in quanto sono i massimi e i
minimi, toccati poche volte.
Mettendo insieme l'analisi sui prezzi e sull'IPV si riesce a dare una duplice lettura della situazione
di mercato : una lettura dinamica dei prezzi e un'altra statica sui volumi.
La lettura dinamica dei prezzi si può interpretare con le TdLine, quella statica sui volumi attraverso
l'IPV : sapendo quanti volumi sono stati trattati a ogni prezzo si capisce se ha trattato tanto
(il mercato si ferma) oppure se ha trattato niente (zone di initiating trading)
L'IPV tende normalmente ad assumere una forma a campana, ciò significa che
il mercato si è distribuito intorno ad una zona ad alto volume in un modo simmetrico: il mercato
è chiaramente in un range trading.
Se l'IPV ha un punto di massimo volume che spicca in modo particolare rispetto agli altri,
significa che il prezzo ha trattato per lungo tempo in un range molto ridotto, e quindi la forza di
attrazione di quel livello diventa notevole.
Se invece il PoC non è ben definito, e la zona di massimo volume presenta un andamento smussato,
allora occorre considerare una zona intera come livello significativo ma con ovviamente una potenza
attrattiva inferiore rispetto al caso precedente.
Nel corso di una giornata si possono definire diverse zone di elevato volume. Per esempio,dopo la formazione
di un PoC, i traders, per una notizia o semplicemente per flussi operativi, reputano che quel prezzo
non è più un livello fair : in tal caso, i prezzi si allontanano
velocemente dal precedente PoC e cercano un nuovo livello di equilibrio.
Quando i prezzi cominciano ad allontanarsi dal precedente PoC, inizia una fase in cui i volumi si
distribuiscono in modo tale che ogni prezzo ha un volume simile
e piuttosto basso : il mercato sta cercando un nuovo livello di prezzo "corretto" intorno al quale cominciare a
gravitare. Una volta che questo prezzo di equilibrio è stato trovato, il mercato comincia a oscillare al rialzo
e al ribasso, e definisce così una nuova distribuzione di prezzi che ha al suo interno il PoC (spesso al centro, ma talvolta
in coincidenza del massimo o del minimo del range).
L'IPV indica anche i punti in cui iniziano dei nuovi trend : si tratta delle zone in cui ci sono pochi
volumi (ZMV) : in questi punti il range lascia il posto a improvvise accelerazioni : le zone di minimo volume
rappresentano quindi l'inizio e la fine di una distribuzione di volumi.
In una normale distribuzione di volumi, il profilo che si viene a creare è
del tipo a campana.
In questi casi non si hanno informazioni particolari, tranne l'individuazione del
punto centrale, che può tornare molto utile in casi di rottura e successivo pullback.
Ci sono alcune volte in cui invece si crea una distribuzione a triangolo rettangolo,
ossia oppure una figura speculare con i massimi volumi spostati nella parte
alta del range. In questi casi, le tipologie di trading cambiano radicalmente.
La value area è la zona in cui intorno al PoC in cui si sono concentrati il
70% dei volumi scambiati. Raccogliendo un volume di scambi cosi significativo, diventa una zona
di riferimento importantissima.
La value area di un giorno è un livello molto importante per individuare il trend che il mercato
avrà nel giorno successivo in funzione dell'apertura e dello sviluppo della prima ora di trading.